Il principale obiettivo di questo percorso formativo non è la materia medica, semmai l’utilizzo della clinica per definire i fondamenti del mio metodo, per illustrarli e condividerli con i tempi necessari alla loro presentazione e discussione critica con i colleghi interessati alla sua applicazione.

La presenza del prof. Alberto Panza non è affatto un mero tributo alla sua illuminante disponibilità, pazienza e curiosità. Sicuramente senza di lui sia il sottoscritto che il mio compagno di viaggio e maestro, Gianni Marotta, non avremmo fatto tanta strada insieme. Forse il più importante contributo del pensiero della complessità è proprio il superamento delle concezioni duali, come quella che il nostro sistema sia psiche e/o fisicità, psiche e soma declinate più in termini di dichiarazione di intenti che di reale integrazione. Ho la presunzione di pensare che il nostro lavoro clinico di medici omeopati sia stato un contributo allo studio e alla crescita personale del Prof. Panza in senso speculare.
La nostra proposta quindi parte proprio da qui: condividere la nostra esperienza di medicina della complessità raccontata a due voci, integrando due prospettive della Medicina dell’Antrhopos. Due letture, due visioni, due interpretazioni che in questi anni mi hanno permesso di lavorare, studiare e portare anche un mio contributo metodologico originale allo sviluppo del pensiero omeopatico e delle sue possibili applicazioni.
Dr. Massimo Mangialavori
L’iscrizione al Corso sarà vagliata dopo la presentazione di un breve scritto che illustri la formazione e le motivazioni alla partecipazione di questo percorso, seguita da un breve colloquio con il dott. Mangialavori.